Partendo dalla rievocazione dei momenti drammatici vissuti alla stazione di Bolzano durante e dopo il bombardamento del 2 settembre 1943, l'autore racconta, in forma aneddotica, vicende liete e tristi, situazioni ordinarie e sorprendenti, che descrivono il mondo della ferrovia e la vita delle persone che vi si muovono, vi viaggiano, vi lavorano. Così, divertendo e facendo conoscere, al tempo stesso, aspetti del servizio e dell'ambiente ferroviario che si notano appena o a volte non si vedono affatto, Secchi traccia, forte della sua lunga esperienza, una storia personale e collettiva, polemica e appassionata, delle Ferrovie dello Stato.
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