Descrizione
Rocchetta Sant'Antonio è al crocevia fra Puglia, Basilicata e Campania, un piccolo comune nei cui dintorni esiste una favolosa stazione ferroviaria, quella di Rocchetta Sant'Antonio-Lacedonia. Una stazione nel nulla, diremmo oggi, creata sulla sponda dell'Ofanto tanto tempo fa (si chiamava Ponte Santa Venere in origine) come stazione di corrispondenza fra le linee ferroviarie per Foggia, Potenza, Spinazzola e Avellino. Con una conformazione singolare, a "U", e i treni che passano da una sponda all'altra del fiume, con percorsi inusitatamente paralleli!
Una stazione grande, Rocchetta un tempo era davvero uno scalo importante. Scalo merci e ampia rimessa, a Rocchetta le locomotive a vapore facevano accudienza e si potevano rifornire di acqua, quella attinta dal fiume che passava vicino. Un punto strategico, questo era Rocchetta.
Poi il declino, quello che si è visto in tante stazioni: niente più merci, pochissimi treni viaggiatori, poi la chiusura di alcune linee, come quella per Avellino. E verso Spinazzola la linea oggi termina a San Nicola di Melfi, a pochissimi chilometri da Rocchetta, e si mantiene in esercizio solo con il consistente traffico merci per lo stabilimento Fiat/SATA.
I binari di Rocchetta Sant'Antonio e delle linee "dimenticate" che vi fanno capo rapiscono il cuore dell'appassionato. I treni di bisarche trainati dalle anziane D 445 e D 345 in doppie trazioni ansimanti sono uno spettacolo raro da ripetere altrove, così come le automotrici attempate che passano da Rocchetta e ormai non fanno nemmeno la fermata, tanto non c'è più nessuno ad attendere il treno, né esistono più le coincidenze con le altre linee.
E poi rapiscono il cuore anche gli scali abbandonati o quasi della linea per Avellino, ora percorsi solo dai treni storici, e di Spinazzola, dove si è fatto appena in tempo ad immortalare gli ultimi passaggi di treni sotto il portale di ingresso con i segnali ad ala perfettamente funzionanti. Immagini che faranno la storia della ferrovia.
Durata: 57 minuti
Anno: 2020