Descrizione
Nella storia della Milano-Bologna, il racconto del curioso mondo ottocentesco dei banchieri, giornalisti e ingegneri che tra i primi, pensando la ferrovia, immaginarono l'Italia.
Bologna-Milano: oggi è un'ora di viaggio. Ma centocinquant'anni fa, all'epoca in cui si cominciava a parlare di strade ferrate, l'Italia era una costellazione di Stati legati e divisi da interessi economici, politici, dinastici. E dunque, cosa vedevano quanti allora videro nel futuro i trasporti su rotaia? Con uno scavo accurato e curioso di periodici e atti governativi, pamphlet e corrispondenze, questo volume porta alla luce la storia, inaspettatamente cosmopolita e complessa, di un asse ferroviario che avrebbe potuto in realtà svilupparsi in mille direzioni diverse. Gli austriaci che governavano il Lombardo-Veneto, per esempio, volevano collegare Vienna a Livorno escludendo la nemica Torino, dove i Savoia studiavano il modo di unire il Piemonte allEmilia, tagliando fuori Milano.